Ho frequentato le scuole elementari dalle suore. L’edificio
si trovava proprio di fronte al palazzo in cui abitavamo, bastava attraversare
la strada, varcare il pesante cancello di ferro battuto e mi ritrovavo nel
giardino curatissimo delle suore.
Ogni volta che dico di aver studiato in una
scuola ultra estremista cattolica mi guardano tutti con compassione, ma devo
ammettere che, a parte i dogmi religiosi che non condivido, è stato uno dei più
bei periodi della mia vita per quanto riguarda le attività scolastiche e
sociali.
A scuola pranzavo con gli altri bambini nella mensa, grande
e luminosa. Il primo piatto era uguale per tutti e cucinato dalle suore, il
secondo si portava da casa.
Mia mamma mi preparava spesso gli arancini, perché,
diceva, erano facili da trasportare nel cestino e si mantenevano a lungo. Poco
prima di mangiarli bastava scaldarli nel forno della scuola. Aveva ragione. Per
questo vorrei iniziare questo BLOG con una ricetta legata alla mia
infanzia: gli arancini vegetariani.
Ricordate il gusto di Proust per la madeleine? A me succede
lo stesso con gli arancini. Al primo morso vengo catapultata con il pensiero in
quella bella mensa bianca e luminosissima, sento le voci degli altri bambini e
l’odore del cibo nei piatti e provo la felicità nel sapere che subito dopo il
pranzo si andrà a giocare all’aperto, nel giardino, per un’ora, prima di
iniziare il tempo scolastico pomeridiano.
Eccovi la ricetta. Non ho scritto le quantità perché io
cucino “ad occhio”.
Ingredienti:
- riso cotto al dente
- verdura cotta al dente di vostra scelta (carote, patate, piselli, cipolla, peperoni, etc.) e tagliata a pezzetti
- 2 uova
- provola dolce a cubetti
- parmigiano
- capperi
- pangrattato
- farina
- sale
- pepe
- olio per friggere
Cuocete il riso, lasciandolo al dente, e quando tiepido
mescolatelo con 1 uovo, parmigiano, provola a cubetti, olio, pezzettini di verdura
e capperi. Salate a piacimento.
Lasciate riposare il composto, fino a farlo raffreddare.
Quando ben compatto, formate delle palline e passatele nella farina, poi
nell'uovo e infine nel pangrattato.
Friggetele in abbondante olio e lasciatele asciugare su
carta assorbente. Servitele calde.
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