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lunedì 15 settembre 2014

Del come imparare il tedesco senza spostare il sederino da casa e delle quesadillas alle mele e noci


Sì, avete letto bene il titolo: il tedesco, come ogni altra lingua (fatta eccezione per l'alto bergamasco), può essere imparato da soli, senza mai essere andati in terra teutone, senza aver mai avuto un fidanzato/fidanzata crucchensis e spendendo relativamente poco (mi riferisco all'acquisto del materiale di studio).
No, non è necessario il divino Otelma, ma una grandissima dose di motivazione e un'altrettanta mole di buona volontà, dopodichè siete già a metà dell'opera. Vi avverto, non sarà affatto facile, sputerete sangue su quei libri, ma il risultato vi lascerà di stucco. Ve lo assicura una che così sta studiando il cinese mandarino e il giapponese spinto. Ma procediamo per gradi.

Il percorso fondamentale


Avete mai sentito parlare del Pimsleur? Non è un lassativo, ma un metodo per l'acquisizione di una lingua straniera che stimola quei meandri del cervello una volta utilizzati per l'apprendimento della lingua materna. Figo no? Sono ancora lì, almeno lo spero per voi (anche se di qualcuno non sono tanto sicura) e non vedono l'ora di essere riutilizzati dopo l'ultimo invio neuronale-sinaptico: pupù - cambiare pannolino.
Si tratta di tre volumi, ciascuno contenente 30 lezioni, per un totale di 90. Ogni lezione consiste di un file audio della durata di 30 minuti. Nessuno scritto, nessuna grammatica, nessun esercizio. Ciò che si richiede allo studente è di ascoltare una lezione al giorno e di ripetere dopo la voce madrelingua registrata. 
"Niente di più facile!" esulterete voi. E invece no! E' qui che casca l'asino! Innanzi tutto non otterrete nessun risultato se non completerete una lezione ogni giorno. Saltatene una e dovrete ricominciare da capo, ve lo posso assicurare. Quindi, armatevi di santa pazienza e considerate i prossimi tre mesi di clausura: il Pimsleur sarà il vostro unico dio.
Un altro fattore determinante per raggiungere l'obiettivo è ripetere ad alta voce, per cui smettete di snocciolare il rosario e attaccate un bell'acuto alla Callas, non importa se siete in metro, autobus o al funerale del povero zio Peppino.

Il nostro bel percorso base solo con il Pimsleur non è completo. Come avrete certamente intuito il nostro caro P (ormai siamo amici di lunga data) fa miracoli dal punto di vista della competenza orale e auditiva della lingua, ma vi lascia totalmente analfabeti. Per questo abbiamo bisogno anche del corso classico generale: libro di testo e CD/DVD, per evitare di entrare in sauna nel giorno unisex (e non il nostro), fregandocene del cartello giallo a caratteri cubitali posto all'entrata.
A questo punto potete sbizzarrirvi e scegliere il corso che più vi piace e che ritenete più adatto a voi. Personalmente utilizzo la serie Teach Yourself Complete.
Iniziate a studiare il corso generale lentamente, a piccoli passi (spararsi 30 pagine in poche ore non solo è inutile ma vi farà sembrare eroinomani in crisi d'astinenza), ma costantemente. Come diceva la buon'anima della mia maestra delle elementari (non è passata a miglior vita, fa solo la suora in pensione): "Almeno 45 minuti di studio ogni giorno. Se avete più tempo da dedicargli, ancora meglio". Fidatevi e ne vedrete delle belle. Altro che San Pietro sui roller blade!

Prossimamente concluderò il tema parlandovi del percorso accessorio. Nel frattempo, tra un dativo e un gerundio, sollazzate il palato con le quesadillas alle mele e noci.

In bocca a lupo e ditemi com'è andata.


Quesadillas alle mele e noci


© PhamFatale.com

Ingredienti per 4 commensali:

  • 200 g di Gouda o di formaggio di capra
  • una mela
  • 100 g di rucola
  • 4 cucchiai di noci
  • 4 tortillas
  • 4 cucchiaini di senape
  • sale e pepe
  • olio EVO
  • yogurt grasso per servire (yogurt bianco, gusto leggermente acido, bello compatto) 
 

Procedimento:


Grattugiate il formaggio usando una grattugia a fori grandi. Sbucciate la  mela e tagliate tanti spicchi sottili. Lavate la rucola, centrifugatela e spezzetatela.

Spiaccicate le tortillas sul piano di lavoro e spalmatene solo una metà con la senape. Sempre su quella metà ponete delicatamente il formaggio, la mela e la rucola. Salate e pepate a piacere. Coprite con la restante metà libera e schiacciate leggermente.

Ponete delicatamente le quesadillas in una padella con olio ben caldo e cuocetele da entrambe i lati fino a che non si doreranno.

Tagliatele a quadrettoni con un coltello affilato e servitele calde con lo yogurt.



8 commenti:

  1. Io ho deciso di imparare lo svedese con un metodo molto simile a questo. Ho trovato dei video che ripetono frasi, e io le dico ad alta voce ... ascolto ascolto ascolto, anche senza sapere che dicono, e poi ripeto. Poi la settimana dopo lo vedo com'è per scritto, così associo la grafia alla pronuncia ... vedremo se funziona!

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    1. Metodo strano, ma tienici informati sugli sviluppi. In bocca al lupo!

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  2. E per l'inglese c'è un percorso simile ??? Grazie mille !!

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    1. Sì. Esistono sia il Pimsleur per l'inglese, sia il Teach Yourself per la stessa lingua. In bocca al lupo!

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  3. Sull'alto bergamasco ti do piena ragione: ho vissuto di traduzioni da parte dei miei genitori per capire quando i miei nonni si immergevano in quella oscura lingua.. tant'è che lo è ancora per me anche il bergamasco classico sebbene sia bergamasca!
    Per questo metodo..mi è già venuto il mal di testa: passo direttamente alle Quesadillas che mi sembrano deliziose! ;)

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  4. Oh mamma, per fortuna che io il tedesco l'ho già studiato a fondo (ma in realtá ce n'è sempre da imparare) e queste cose me lo sono lasciata alle spalle. Se ci penso, ancora adesso mi vengono i brividi... :-) Eve

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