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lunedì 25 agosto 2014

Della Kehrwoche e delle polpettine di lenticchie al pesto di limone

© Mimi Kurzsock

È molto probabile che questo sarà il mio ultimo post. Sto per rivelare al mondo uno dei segreti meglio custoditi del popolo tedesco. Esattamente 5 minuti dopo aver sparato questo post in rete, i servizi segreti teutoni mi avranno già prelevata e fatta sparire chissà dove. Ricordatevi che vi ho voluto bene.

Qual è il motivo per cui la Germania è uno dei paesi più forti e ricchi del mondo? La produzione tecnologica di alta qualità? Il basso tasso di corruzione? I Wurst con senape a colazione? Niente di tutto ciò. E' che loro hanno qualcosa che noi non abbiamo: la Kehrwoche (pronuncia: Chervohe, date aria a quell'acca).

No, non è una parolaccia. È una delle terribili parole combinate tedesche, formata dal verbo kehren (spazzare) e dal sostantivo die Woche (la settimana). La settimana dello spazzare, potrebbe essere la traduzione più fedele in italiano, ma un'espressione più attinente non esiste nel nostro vocabolario e non a caso.

Quando si vive in Germania, uguale se in appartamento o in un'adorabile casetta con giardino, non ci si deve dimenticare che non siamo soli, ma che viviamo in una comunità. Significa che la strada che percorriamo tutti i giorni dal e per il nostro focolare, le scale, il garage, il giardino condominiale, in breve, tutti gli spazi comuni, sono comuni.

Per questo esistono dei giorni (di solito una volta al mese e nei fine settimana) in cui ci tocca pulire di straccio e ramazza questi luoghi comuni. E, aggiungo, anche per benino. Inoltre, quella settimana è un po' come il ciclo: fastidiosa, ma inevitabile. Non riguarda solo la pulizia, ma anche l'organizzazione della raccolta differenziata: vetro, carta, Gelbe Sack (tutti i rifiuti, contenitori, lattine, ecc. che hanno il logo a triangolo delle tre frecce che si rincorrono, meglio di così non la sapevo spiegare). Portare in strada i bidoni colorati la sera prima del passaggio dei camion della nettezza urbana è uno spasso che non immaginate, soprattutto quando nevica ed è in atto la bufera del secolo.

La frequenza della Kehrwoche dipende da quante famiglie abitino il condominio o la strada. Veniamo a conoscenza del nostro turno quando sulla nostra cassetta postale o alla porta appare un simpatico cartellino (come quello della foto in alto).
Tocca a noi! Che culo! Ma non l'avevo già fatta poco tempo fa? "Etwas stimmt nicht" (qualcosa non mi torna). Per evitare tali dubbi il primo giorno dopo il vostro trasloco, un aitante nuovo vicino, alto biondo e sorridente e in Lederhose (pantaloni in pelle bovina con bretelle), vi consegnerà una bella stampa di un EXCEL da urlo, con, in bella mostra, i turni "spazza - ramazza" per i successivi 20 anni. Caso mai andasse "perso" il cartellino.

Lo so cosa state pensando: "Quando mi tocca, sposto subito il cartellino sulla porta del vicino successivo", "Alle tre di notte lo faccio sparire nella pattumiera". Sembra facile! Non appena sarà posto sulla vostra porta/ buca della lettere, quel luogo sarà più sorvegliato di Guantanamo. Non so come facciano. Forse sensori di movimento, telecamere nascoste, raggi infrarossi, la Frau Schmitz insonne allo spioncino, Robocop... non l'ho ancora capito, ma state sicuri che vi sgameranno.

La Kehrwoche è citata chiaramente sul vostro contratto d'affitto/ acquisto, anche se avete saltato il paragrafo in idioma klingon, che ne parlava dettagliatamente, alla fine del papiro in carta pecora che avete firmato. Inutile proporre di assumere una ditta delle pulizie durante la prossima riunione condominiale. Ci ho provato anche io e l'unico effetto che ho ottenuto sono stati degli sguardi di riprovazione mista a compassione: "Porella, è italiana... non è abituata... mica è colpa sua. Stacce!".

Non si sfugge. La Kehrwoche è legge municipale documentata, almeno a Stoccarda, dal 1492. Tipica della zona sveva, una delle più ricche in Germania. Nei secoli ha insegnato ai teutoni il senso del comune, del farsi il mazzo per la società, cioè per noi stessi, a partire dal pulire e strofinare la rampa di scale condominiale. Perchè la società siamo noi, non solo l'altro, e se la società va male andiamo male anche a casa nostra. Una regola semplice.

Polpettine di lenticchie al pesto di limone


© An Avocado a Day

 

Ingredienti per 4 commensali:

  • 1 cup di lenticchie italiane di ottima qualità
  • 2 uova
  • un cucchiaio di olio EVO
  • 3/4 cup di tofu sbriciolato
  • 1/ cup di parmigiano grattugiato
  • 2 spicchi d'aglio a pezzettini
  • 1/2 cucchiaino di semi di finocchio
  • 2 cucchiai di prezzemolo fresco tritato
  • 1/2 cucchiaio di timo fresco tritato
  • un cucchiaino di sale
  • un cucchiaino di pepe nero macinato al momento
  • 2/3 cup di pan grattato

Ingredienti per il pesto di limone:

  • uno spicchio d'aglio
  • 1/4 cup di noci
  • la buccia gialla grattugiata e il succo di 2 limoni
  • un pizzico di sale
  • 1 cup di foglie di basilico fresco
  • 1/4 cup di olio EVO
  • 2 cucchiai di parmigiano grattugiato

Svolgimento:


Se le lenticchie sono secche, cuocetele secondo le istruzioni o seguendo la vostra esperienza culinaria. Io do sempre un colpo di telefono a mammina. Appena cotte mettetele da parte a raffreddare.

Appena le lenticchie saranno fredde abbastanza da essere lavorate con le zampine, passatele in uno schiaccia-patate e unite tutti gli altri ingredienti. Lavorate il tutto con le mani in un recipiente capiente. Lasciate a riposo per almeno 15 min. in modo che i sapori si amalghino.

Preriscaldate il forno a 200 °C e ungete bene di olio  una placca da forno. Potete coprirla con della carta da forno che avrete unto d'olio.

Occupiamoci del pesto. Prendete il vostro bel robottino da cucina e schiaffateci dentro l'olio, le noci e i limoni, frullate il tutto finche non compare una pappina. Adesso aggiungete il resto degli ingredienti. Se il pesto dovesse risultare troppo denso, aggiungete dell'acqua, nel caso contrario del pangrattato.

Tornate al vostro impasto di lenticchie. Formate delle palline che allineerete sulla placca. Spruzzatele ancora con l'olio e spolveratele con del pangrattato (se volete potete passarle una per una nel pangrattato prima di disporle sulla placca... de gustibus). Fatele cuocere per 20 - 25 minuti, fino a che non saranno dorate.

Mandatemi le foto delle vostre creazioni, please. Buon appetito!

8 commenti:

  1. Ecco, ora IO DESIDERO vivere lì, èil mio sogno. Già il fatto che vendano roba vegana ovunque mi fa amare la Germania, ma poi per me sono dettagli come questi (che senza sapere che esistevano li inventerei anche io!) che mi fanno pensare che sono nel Paese sbagliato. Un unico dubbio: se uno dei vicini fosse una vecchietta di 90 anni sola, o una persona che si è rotta una gamba, che eccezioni ci sono!?

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    1. Ciao. Ti posso solo dire cosa prevede il regolamento di casa mia, ma credo che valga per tutti. Sta al buon cuore e all'intelligenza delle persone. Chi è infortunato o in vacanza salta il turno, ma dovrà adempiere al turno di chi lo ha fatto per lui in precedenza, non appena sarà guarito o tornato a casa. In pratica, quel mese farà la Kehrwoche più di una volta. Per la vecchietta c'è l'esenzione e il turno viene organizzato fra tutti gli altri condomini, a meno che non ci sia qualcuno dall'esterno (per esempio un parente o una badante) che lo faccia per lei.

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  2. ...però basta andare un po' più a Nord e della Kehrwoche (purtroppo) neanche l'ombra: altrimenti sulle mie scale di casa non campeggerebbero le foglie secche dello scorso autunno ed altro non meglio identificato! Pensa che quando (da brava piemontese provinciale abituata ai turni delle pulizie condominiali) ho chiesto come funzionasse per poco l'ex inquilino non mi rideva in faccia... un po' la stessa reazione che hanno avuto i tuoi condomi alla proposta di assumere un'addetto/a alle pulizie! Comunque complimenti per il blog e geniale il nome la "Deutsche vita"! Grüße aus Wiesbaden

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    1. Ciao e grazie per i complimenti! Infatti la Kehrwoche è un fenomeno tipicamente svevo, del sud della Germania. Ho abitato anche al nord in passato, ma lì non esisteva.

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  3. Simpaticissimo questo post!! Da noi - per fortuna - l'Hausmeister sbriga queste incombenze, ma devo dire che si tratta di una cosa grandiosa :) Denota rispetto degli spazi comuni e civiltà, cose che sarebbe bene importare anche in Italia...
    E mannaggia per la ricetta, sto proprio cuocendo dell lenticchie, se l'avessi vista prima l'avrei seguita sicuramente!!

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  4. Grazie! Sarà per la prossima "lenticchiata".

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  5. Più a sud di te, sempre territorio quasi tedesco, svizzera, questa tradizione non c'è. Anche qui si va di hausmeister, che poi è un nostro vicino che viene pagato per fare questo lavoro. Ho sentito dire però che in alcuni condomini dove non vogliono pagare un hausmeister ognuno pulisce a turno. Di sicuro pulendo ognuno comprende che è meglio tenere puliti gli spazi comuni!

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    1. Esattamente. Gli svevi sono famosi nel resto della Germania per la loro tirchiaggine, ma, personalmente, non l'ho notata più di tanto rispetto alla media nazionale. La Kehrwoche ha avuto un effetto "sociale" anche su di me: mi sento parte di una comunità. Grazie per il tuo intervento.

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