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lunedì 12 agosto 2013

Come ti smonto gli "spaghetti bolognese"

Questo è l'articolo che pubblicato per Berlino Cacio e Pepe una settimana fa.



Qualcuno di voi, forse, avrà già notato un aggiornamento sulla lista dei miei BLOG preferiti: l'aggiunta di Berlino Cacio e Pepe

Non si tratta di un semplice BLOG da espatriato (tra l'altro Andrea D'Addio, il giornalista che lo gestisce, è di Roma, come me) a Berlino, ma un punto fisso per milioni di italiani che intendano trasferirsi nella capitale. Una prova del successo è l'altissimo numero di visite giornaliere, tanto che Andrea è diventato piuttosto famoso nella comunità italica, e non solo quella berlinese.

Dato il mio ben noto interesse per l'arte culinaria in genere, sarebbe carino aprire una rubrica sulla cucina italiana e tedesca. Non mi riferisco solo alle differenze, che sono tante, ma anche ai cliché, alle false informazioni, alle abitudini a tavola e di alimentazione, ecc.

Come scrissi, in tempi ormai arcaici, sull'intestazione a questo BLOG (e che potete trovare alla vostra destra), c'è molta disinformazione nel resto del mondo riguardo la cucina tedesca. Però è anche vero il contrario: nonostante i teutoni apprezzino moltissimo la cucina nostrana e compiano dei veri e propri pellegrinaggi culinari nel "paese dove fioriscono i limoni", ancora mi cadono sugli spaghetti bolognese.

Vuoi per ignoranza, vuoi per attaccamento affettivo, gli spaghetti bolognese ancora troneggiano sul menù dei ristoranti più semplici e a buon mercato, magari in piccoli paesini di provincia (anche se mi sono capitati un paio di casi in città). Ormai sono così radicati nel cuore dei tedeschi che non credo sia possibile convincerli del fatto che il loro piatto preferito, legato indissolubilmente all'infanzia (i Kindergeburtstag, le feste di compleanno dei bambini), non sia un piatto italiano.

E vi dirò di più, miei cari lettori non italiani: gli spaghetti bolognese non esistono in Italia! Spero di non avervi causato uno shock e che stanotte riuscirete a prendere sonno, ma la triste realtà deve essere accettata. 

Gli spaghetti bolognese sono un'invenzione anglo-americana del dopoguerra, creata dai militari di ritorno a casa, nel tentativo di imitare il ragù bolognese (che si gusta sulle tagliatelle all'uovo e non sugli spaghetti) provato a Bologna.
Il successo oltralpe fu incredibile, tanto che ne esiste una versione "in scatola" anche in Germania, veloce, pratica e "deliziosa", magari degustata con un fantastico cappuccino.

Proprio per la facilità nella realizzazione gli spaghetti bolognese sono particolarmente apprezzati dalle mamme in crisi, a pochi giorni dalla festa di compleanno del loro pargolo. Cosa c'è di meglio di un piatto sano, facile e veloce, da offrire ad una masnada di ragazzini affamati e su di giri, nel giorno del compleanno del piccolo Klaus Dieter?

Durante lo studio dell'argomento ho scoperto anche varie attività ludiche collegate al consumo degli spaghetti bolognese durante il Kindergeburtstag. Il famoso gioco dello STOP. I bambini iniziano ad ingurgitare spaghetti. Il capo festa, di solito il festeggiato o un adulto sadico, grida STOP e tutto il resto della banda deve congelarsi all'istante. Tenendo conto della ben nota poca dimestichezza nell'utilizzo della forchetta con gli spaghetti dei tedeschi, per non parlare dei loro cuccioli, il risultato è facilmente immaginabile. 

Ma perché distruggere dei bei ricordi? Non sono cattiva fino a questo punto. Gli ingredienti sono italiani (nella maggioranza dei casi), ma collegare questo piatto alla logica del souvenir mi fa storcere un po' il nasino da purista. Come accadde anche al nasino degli illustri dell'Accademia Italiana della Cucina, che attualizzarono la ricetta originale del ragù alla bolognese, in modo da garantire la continuità ed il rispetto della tradizione gastronomica bolognese in Italia e nel mondo.

Per par condicio, ecco la ricetta tedesca degli spaghetti incriminati, in modo da poterla comparare con il vero ragù, riportato sopra. 
Noterete subito l'utilizzo dell'origano (mai nel sugo, ma solo sulla pizza), nonché quello degli spaghetti sotto accusa.

A me non resta altro che deliziarvi con un altro finto ragù bolognese che, guarda un po', è vegetariano.
Buon appetito!

Ragù bolognese vegetariano

 

Ragù bolognese vegetariano

 

Ingredienti per 5 commensali:
  • una cipolla tritata finemente
  • 2 coste di sedano tritate finemente
  • 2 carote tagliate a dadini
  • 4 spicchi d'aglio schiacciati
  • un cucchiaio di passata mescolata ad un cucchiaio di aceto balsamico
  • 250 gr. di verdura mista tagliata a dadini (peperoni, zucchine, funghi, ecc. e chi ne ha più ne metta!)
  • 50 gr di lenticchie rosse già cotte
  • 800 gr. di sugo di pomodoro al basilico
  • 250 gr. di tagliatelle (o un altro tipo di pasta all'uovo che preferite, visto che sono buona)
  • 2 cucchiai di parmigiano grattugiato (se non vi piace lasciate perdere).
Ponete la cipolla, il sedano e le carote in una casseruola antiaderente, aggiungete pochi cucchiai d'aqua e cuocete le verdure fino a che non saranno tenere.
Versatevi sopra l'emulsione di passata e aceto balsamico, e  l'aglio. Cuocete a fuoco alto per 1 minuto, abbassate la fiamma e aggiungete le verdure rimaste, il sugo di pomodoro e le lenticchie. Portate a bollore.
Appena bolle,  regolate al minimo la fiamma e continuate a cuocere coperto per 20 minuti. Nel frattempo cuocete la pasta. Servite con il parmigiano se vi piace.


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